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Robust Fragility

Progettazione - Software

L’interfaccia grafica (Graphic User Interface, GUI) Robust Fragility 1.0 é uno strumento di post-processing dei risultati di analisi strutturale (quali ad esempio, dinamica nonlineare e statica non-lineare) capace di calcolare la curva di fragilità ed il relativo intervallo di confidenza. Essendo Robust Fragility 1.0 uno strumento di post-processing, é necessario enfatizzare che tutte le fonti di incertezza, come ad esempio la variabilità record-to-record nel moto sismico e le incertezze legate alla modellazione strutturale, potranno essere considerate in fase di analisi.

Il metodo alla base di Robust Fragility 1.0 nasce dall’idea che, per un determinato modello di fragilità, l’effetto delle varie fonti di incertezza si manifesterà, in modo combinato, sia come dispersione della curva di fragilità, sia come incertezza nei parametri statistici caratterizzanti il modello analitico della curva di fragilità.

Pertanto, partendo dal modello di fragilità più semplice ed universale, cioè il modello Log-Normale, la GUI fornisce direttamente le curve di fragilità (media, media+deviazione standard e media-deviazione standard) calcolate considerando le incertezze nei parametri della curva di fragilità (mediana e deviazione standard logaritmica) in maniera rigorosa.

La GUI adotta i parametri della risposta strutturale espressi come Y definita come qualsiasi tipo (stabilito dall’utente) di rapporto domanda su capacità per un dato stato limite. In questo modo Y=1 corrisponde sempre all’attingimento dello stato limite predefinito al momento dell’analisi.

Ad esempio, il metodo può essere impiegato considerando i risultati di analisi strutturale (forniti alla GUI come dati di input) eseguite per:

  1. Un campione limitato (es. 5 e 30) di possibili configurazioni strutturali analizzati mediante Pushover (SPO). In questo caso risultati di analisi del tipo Capacity Spectrum o N2 sono l’input per la GUI. Il bando di confidenza della curva di fragilità robusta in questo caso rappresenta le incertezze nei vari parametri di modellazione strutturale nonché il numero limitato delle analisi.
  2. Un campione limitato (es. 10 e 30) di accelerogrammi applicati ad un unico modello strutturale mediante Analisi Dinamica Incrementale (IDA). In questo caso, il set di valori di intensità sismica relativi all’attingimento dello stato limite (Y=1) sono l’input per la GUI. Il bando di confidenza della curva di fragilità robusta in questo caso rappresenta l’incertezza legata al numero limitato degli accelerogrammi utilizzati.
  3. Un campione limitato (es. 10 e 30) di accelerogrammi applicati ad un unico modello strutturale mediante analisi CLOUD. In questo caso, le coppie costituite dall’intensitá dell’accelerogramma impiegato ed il relativo valore di Y sono l’input per la GUI. Il bando di confidenza della curva di fragilità robusta in questo caso rappresenta l’incertezza legata al numero limitato degli accelerogrammi utilizzati.
  4. Un campione limitato di accelerogrammi che vengono applicati allo stesso numero di configurazioni strutturali possibili (sia per IDA che per CLOUD). Il bando di confidenza della curva di fragilità robusta in questo caso rappresenta l’effetto combinato dell’incertezza legata al numero limitato degli accelerogrammi e dell’incertezza nei parametri di modellazione.
Scarica Robust Fragility v1.0 Manuale Robust Fragility

ROBUST FRAGILITY TOOL di Fatemeh Jalayer e Raffaele De Risi è licenziato tramite Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.
Autorizzazioni che esulano dall’ambito di questa licenza possono essere disponibili all’indirizzo fatemeh.jalayer@unina.it.

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